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Diari di Viaggio / New York

Cartolina da New York, visitare il Lower Manhattan

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New York è un mix di culture, mondi, tradizioni, sapori. Un connubio di quartieri etnici, eleganti, di artisti e di giovani. E’ il Lower East Side, la parte verso sud di Manhattan e l’East Side, è sicuramente il luogo che ho adorato di più di New York.

Letteralmente il Lower East Side è il quartiere che si apre a nord di Canal Street (che a tratti ricorda un po’ un mercato, tra bancarelle etniche e un via vai incredibile) e a est della Bowery. Negli anni è stato destinazione di migranti da ogni parte del mondo, ed oggi è forse una delle zone più interessanti dal punto di vista culturale di New York e luogo frizzante tra i numerosi bar, ristoranti e locali notturni.

La zona commerciale, il cuore più caotico e chiassoso del Lower East Side, è Orchard Street, dove si concentrano un sacco di negozi di abbigliamento e bancarelle di ogni genere. La domenica si tiene il mercato lungo questa strada, ed è davvero un’esperienza unica.

Difficile tracciare i confini dei quartieri del Lower East Side, a cominciare da Chinatown che negli anni ha divorato Little Italy lasciando di lei pochissime vie e pochissimi negozi dal tratto nostrano.

Geograficamente Little Italy è il quartiere compreso tra Canal Street, Houston, Bowery e l’Avenue of the Americas. Ma di lei rimangono solo poche trattorie e qualche tricolore disegnato sui muri o a terra. Una piccola fetta d’Italia nel cuore della Grande Mela, che ancora oggi celebra con parate e feste San Gennaro, a fine settembre e Sant’Antonio a metà giugno.

Little Italy ormai si confonde con Chinatown, che tesse le sue radici ed espande i suo confini con i suoi negozi, e vanta oltre 100 mila persone residenti tra queste strette e caotiche strade.

Difficile non accorgersi di essere arrivati a Chinatown, tra i tetti a forma di pagoda, negozi che vendono pinne di pescecane, uova di anatra e neon colorati tra le insegne. Tanti i ristoranti, alcuni davvero economici, con un’offerta gastronomica cinese davvero variegata.

Occhio a dove decidete di mangiare in queste zone. Guardate sempre i cartelli appesi fuori dal ristorante che riportano una lettera. Sono i giudizi delle ispezioni sanitarie, e qui ho visto un abbondare di “C” su questi cartelli, sinonimo di pessima pulizia e locale da non provare.

Da Chinatown si risale verso il nord di Manhattan arrivando nei quartieri che ho adorato di più e dove tra l’altro sto proprio cercando un appartamento per il mio ritorno a New York in dicembre.

Lower East Side

Soho e Nolita, luoghi dalle radici industriali, con quei palazzi di mattoni e le scale antincendio, con quell’aria un po’ bohemienne, con negozi vintage, musei e gallerie, sono l’anima più vera di New York e del Lower East Side che mi ha conquistata.

I palazzi sono forse una delle attrazioni più belle, e la sera il quartiere di Soho e le piccole vie di Nolita, sono così animate tra i tanti locali e ristoranti, che non si può non concedersi un po’ di divertimento in perfetto stile newyorkese. Ci sono teatri, musei, gallerie d’arte, e West Broadway è diventata una delle strade più importanti di Soho dove scorre la vita intellettuale di New York.

Se ci si sposta un po’ più a ovest, tra Soho e Chelsea, si trova un altro quartiere frizzante e cosmopolita, il Greenwich Village.

Anche qui tra teatri, musica jazz, produzioni off- Broadway, il mix culturale è variegato e il clima socievole. Culla di poeti come Jack Kerouac, e spirito hippy negli anni sessanta, ora il Greenwich, o comunemente chiamato il Village è una zona residenziale dove si concentrano scrittori, attori e gli studenti della vicina New York University, a due passi da Washington Square.

Io ho inziato l’esplorazione del Lower East Side proprio da questa piazza, Washington Square, punto di ritrovo di studenti e giovani, circondato da caffè, negozi e da una miriade di locali.

Dopo Central Park, è infatti Washington Square park il parco cittadino più famoso, dove si radunano runner, sportivi e giocatori di scacchi, e dove è bene concedersi davvero una lunga passeggiata.

E per chi cerca il divertimento notturno il Lower East Side è perfetto.

“Nitecap” è forse uno dei cocktail bar più famosi in questa zona ispirato ai gloriosi Speakasy, locali clandestini degli anni venti a New York. Il bar del Mondrian Hotel, ribattezzato da poco “Nomo Soho” è spettacolare, non tanto per il bar in se, ma per gli arredi e l’atmosfera elegante e colorata.

Se invece preferite le classiche atmosfere da pub inglese, il “Toad Hall” a Canal Street è uno dei più rinomati, anche se a Nolita non faticherete a trovare osterie e trattorie dai sapori italiani genuini e per questo, va detto, non propriamente economici.

Il Lower East Side a New York, un cuore che pulsa di energia, colori, musica e arte, dove vorresti fermarti e avere il tempo di curiosare tra i caffè, le gallerie d’arte, o semplicemente entrare in uno dei tanti palazzi che sono sicura racchiuda storie affascinanti.

Concedetevi almeno un paio di giorni per esplorare queste vie, seguite una mappa o un vostro itinerario di viaggio, o semplicemente svoltate a destra o sinistra secondo la vostra ispirazione e se vi verrà voglia di un vero espresso, andate al 156 di Mott Street, un classico deli americano dove fare la spesa (io ci compravo la colazione per pochi dollari), ma in un ambiente più raffinato e dal cappuccino buonissimo.

Divorate un bagel al salmone e cream cheese da “Russ & Daughters” e sentitevi per un momento dei perfetti newyorkesi.

E se volete entrare in contatto con l’anima multiculturale del Lower Manhattan, il consiglio è di affidarvi ad una buona guida che, oltre a portarvi a spasso per la città, saprà raccontarvi tutti i suoi segreti e curiosità.

Un esempio sono i tour organizzati da Kiara, italiana residente a New York, di Nyc4all.

Il tour “Curiosity” è davvero molto carino. Una passeggiata nel West Village, tra le case coloniali olandesi di Midtown, Greenacre Park e Roosevelt island con la teleferica, Four Freedom Park ed un’immancabile fotografia da scattare al palazzo protagonista della serie tv “friends”.

A volte ci soffermiamo a guardare superficialmente un luogo, senza comprendere appieno la sua storia e la sua bellezza, e soprattutto a New York, in particolare nel Lower Manhattan, è utile potersi affidare ad una guida capace di trasmettere emozioni con racconti e curiosità.

Da qui dirigetevi verso gli imbarchi per Ellis Island per visitare l’iconica Statua della Libertà, e spingetevi fino al Pier 17, rinnovato di recente, è l’ultimo molo proprio verso il Brooklyn Bridge (ottimo spot da cui scattare fotografie) nella vecchia zona portuale di New York.

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