Cosa vedere a Bali, tra templi, risaie e spiagge.
Tanti i luoghi da visitare a Bali e come sempre a definire il vostro itinerario sarà il tempo a disposizione, come ho fatto io in dodici giorni sull’isola e come vi racconto nel post su come organizzare un viaggio a Bali.
La scelta del cosa fare e vedere è ovviamente molto soggettiva, a seconda che preferiate la natura, i paesaggi rurali del nord di Bali, le risaie spettacolari, i templi, tanti, tantissimi, o le spiagge che da nord a sud regalano uno scenario completamente diverso.
Considerate che sono stata a Bali nel 2017, che con il mio lavoro di agente di viaggio e consulente organizzo itinerari su misura costantemente, ma la personalità di Bali è cambiata, e quell’atmosfera un po’ “mistica” che ci viene raccontata, e che ci si aspetta di trovare, sta svanendo sempre più purtroppo. Locali alla moda, ristoranti chic, piatti colorati che finiscono nelle gallery di Instagram, difficile trovare una sensazione di quiete e pace sull’isola degli Dei, soprattutto se andrete a Bali in agosto periodo davvero caotico.
Ma non tutto è perduto, ci sono templi che personalmente ho amato nonostante la confusione, e se riuscirete a tenere fuori dai vostri occhi la modernità che negli anni ha fagocitato Bali, sono certa che riuscirete a scorgere un po’ di quella magia che quest’isola sprigiona.
Luoghi imperdibili, secondo me, da vedere a Bali:
Ubud sarà la vostra base di partenza da cui andare alla scoperta dei templi più vicini, cosa che vi consiglio di fare affidandovi a un driver per un’intera giornata come ho fatto io. Sulla scelta dei templi da visitare potete fare una ricerca prima della vostra partenza, cercando di individuare quelli che fanno per voi, oppure lasciarvi consigliare dai balinesi anche in base al periodo in cui sarete li e quindi al flusso turistico.
Considerate che, a detta della nostra guida balinese, si contano all’incirca 200.000 tra templi e residenze.
Inserite nella vostra lista anche templi forse un po’ meno noti, sicuramente le risaie, spettacolari, e i villaggi rurali nel cuore di Bali che sapranno regalarvi una cartolina davvero unica.
Gli ingressi nei templi si pagano in rupie direttamente in loco, e per entrare vi servirà un abbigliamento adeguato, ovvero un sarong a coprire le gambe (se siete con un driver si preoccuperà lui di fornirvi tutto il necessario, se siete da soli all’ingresso potete acquistare o prendere a nolo un sarong da utilizzare per la visita al tempio). Non serve avere le spalle coperte, ma solo le gambe (vedi foto).
Le risaie di Jatiluwih e Tegalalang
Estasiata dalle risaie, da quel verde brillante che catapulta come in un quadro. Le risaie di Jatiluwih sono Patrimonio Unesco, e non si fatica a capire il perchè vista la loro bellezza, una cartolina che lascia a bocca aperta. Consiglio di arrivare la mattina presto, sono luoghi sempre molto affollati, ma soprattutto per evitare di camminare proprio nelle ore centrali più umide e calde. L’ingresso è di 40.000 rupie, ma potrebbe essere variato negli anni.
Le risaie di Tegalalang sono situate invece nei dintorni di Ubud, sono forse più affollate, ma non per questo meno spettacolari, anzi.
Informazioni pratiche: Il prezzo d’ingresso era di 15.000 IDR a persona, ma potrebbe essere variato negli anni. Le risaie sono visitabili tutti i giorni dalle 7 del mattino alle 18 (prima del tramonto).
Consiglio di arrivare a Tegalalang in mattinata e concedervi una lunga e lenta passeggiata immersi nel verde, e poi fate sosta per il pranzo da “Boni Bali”, un’oasi di relax immersa nel cuore delle risaie e delle colline. Potrete gustare ottimi piatti indonesiani a poco prezzo, come il Nasi Bakar, riso speziato e profumato avvolto in una foglia di banana grigliat. Tavoli in bambù e poca disponibilità, un luogo semplice e genuino.
Le risaie di Jatiluwih sono invece situate a nord di Ubud, considerate anche due ore di auto in caso di traffico intenso per arrivare, ecco perchè sono da inserire in un’escursione da Ubud al mattino presto, oppure se la vostra tappa successiva è il nord di Bali, direzione Munduk.
(Per chi mi ha chiesto dove si trova la scritta “Love Bali” dove ho scattato la foto, è proprio all’ingresso delle risaie Tegalalang). Non penso ci sia ancora, ma so che non mancano spot come questi dove scattare fotografie.
Pura Tirta Empul Temple
Tra i templi da visitare a Bali sicuramente il Pura Tirta Empul Temple, chiamato anche Holy Spring Water Temple, è quello più frequentato.
Il tempio è noto per le sue vasche rettangolari da dove sgorga l’acqua sacra venerata dai balinesi, che qui si immergono per purificare corpo e spirito con il rito del Melukat, appunto la purificazione. Un luogo dove a tratti le tradizionali cerimonie sembrano stridere con il vociare dei turisti intenti a scattare fotografie. Io personalmente non mi sono immersa in quelle acque, ma potete farlo e sono certa che come esperienza può darvi quel qualcosa in più.
Ci si immerge nelle vasche vestiti e coperti dai tipici sarong, cercando di escludere ogni suono esterno, meditando, pregando, trovando un momento tutto per se. Il biglietto di ingresso è di circa 50.000 rupie, a cui dovete aggiungere eventuale costo del parcheggio e noleggio sarong se non ne disponete uno.
Mengwi e il Pura Taman Ayun Temple
La prima giornata in giro per Bali si è conclusa verso l’ora del tramonto nella tranquilla cittadina di Mengwi, a circa un’ora dal Pura Tirta Empul Temple, dove abbiamo visitato il Pura Taman Ayun Temple.
Si tratta di un tempio poco citato tra le guide e i consigli di viaggio a Bali, non so dirvi il motivo per cui l’ho scelto, ma ho amato la quiete di quel luogo, i colori degli abiti tradizionali indossati dai balinesi nelle cerimonie di preghiera, il silenzio.
Un’atmosfera leggera che mi ha rincuorata mentre camminavo lentamente in questo luogo, forse anche grazie al fatto di averlo visitato con pochissime persone presenti.
Il tempio è circondato da un fossato che rappresenta il mondo indù e le sue torri, i meru, rappresentano la dimora degli Dei su tra le montagne. Un tempio che collega terra e aria creando un confine armonioso.
Forse la sua bellezza sta proprio nel fatto che il tempio è accessibile solo dai balinesi, i visitatori possono circumnavigare il fossato, ammirare le torri, le Candi bentar, ovvero le porte divise a metà simbolo di Bali, ma non interferire con il momento della preghiera.
Occhi gentili e sorrisi sinceri, ecco cosa ho trovato in questo luogo silenzioso che mi ha regalato un momento di pace prezioso.
I templi sul mare Tanah Lot e Uluwatu
La prima cosa che si apprende documentandosi per organizzare un viaggio a Bali, sono i templi sul mare, ormai noti a tutti e per questo luoghi iper turistici e caotici. Non vi posso sconsigliare di visitarli, fanno parte dei luoghi clou di Bali, ma vi posso dire che di mistico, ancestrale e speciale non hanno nulla ahimè.
Tanah Lot è indubbiamente luogo simbolo e caratteristico, situato verso nord ovest a un’ora di auto circa da Denpasar, capoluogo amministrativo di Bali.
Il tempio di Tanah Lot è famoso proprio per il suo essere teatralmente collocato in mezzo al mare a circa cento metri dalla costa, ed è raggiungibile solo in caso di bassa marea. Sporge su un piccolo promontorio che al calar del sole appare come una macchia scura tra le onde.
Difficile scattare buone fotografie, a meno che non vi mettiate in coda per accaparrarvi un angolino su una roccia e scattare una veloce instantanea tra le migliaia di persone cercando di rimanere in equilibrio.
Chiedete alla vostra guida o driver il momento migliore per visitare Tanah Lot anche a seconda delle maree, indubbiamente al tramonto è davvero suggestivo veder il sole calare tra le onde (considerate che il tramonto avviene intorno alle 18).
Il tempio di Uluwatu è uno dei luoghi più venerati di Bali, e come per il precedente è preso d’assalto da orde di turisti ed infiniti pullman turistici che arrivano qui per l’ora del tramonto.
Situato nel sud di Bali, tra le spiagge amate dai surfisti, Uluwatu è luogo dove si svolgono cerimonie e danze tipiche, spettacoli e dove tutto sembra esser messo in mostra per i turisti. Si cammina lungo le mura del tempio a picco sul mare, il panorama è davvero scenografico, un po’ le scimmiette che tentano di rubacchiare qua e la (per questo vi verrà consigliato di lasciare borse e oggetti personali in macchina e di non portare con voi cibo).
La bellezza del tempio Uluwatu è il suo panorama, tra cielo e mare, ma qui il tramonto è un momento ahimè un po’ troppo chiassoso per i miei gusti.
Per gestire al meglio i vostri spostamenti locali, essere sempre connessi non solo con il driver, potete valutare di acquistare un e-sim con Airalo (testata in altri Paesi) così da avere giga a disposizione per internet mentre siete alla scoperta di Bali.
Ulun Danu Temple
È forse il tempio più noto dal punto di vista estetico, l’Ulun Danu Temple è conosciuto come il Pura Ulun Danu Beratan, tra i luoghi imperdibili da vedere a Bali secondo me. Varcate le candi tentar si entra all’interno del complesso religioso che conta quattro edifici sacri dedicati agli dei indù Brahma, Vishnu e Shiva, il tutto in un’atmosfera resa ancora più soggettiva in quanto sorge sulle rive del lago Beratan.
Situato a circa un’ora e mezza di auto da Ubud, il tempio può essere visitato con un’escursione oppure come tappa mentre siete diretti a nord, dista infatti mezz’ora da Munduk e un’ora dalle spiagge vulcaniche a nord a Lovina.
A mio avviso è tra i templi più scenografici vista la presenza dell’acqua e le montagne che lo circondano, e da cui sovente cala la nebbia. Visitate il tempio con lentezza e poi dirigetevi al Bali Botanic Garden di Bedugul, dove ammirare le oltre duemila specie di piante e fiori.
Besakih Temple
Per scelta personale ho evitato di visitare questo complesso di templi indù davvero maestoso e imponente. Sicuramente tra i luoghi simbolo di Bali situato alle pendici del Monte Agung, tra risaie e colline. Si accede tramite una lunga scalinata che conduce i visitatori all’interno dell’area dove sorgono tre templi che rappresentano la trinità indù.
Anche questo è luogo molto affollato, ma vi consiglio di visitarlo con una guida, vuoi per la sua dimensione e vuoi per il caos che, soprattutto nei mesi estivi, è davvero un po’ scocciante. Aperto dal mattino fino all’ora del tramonto, si accede pagando un biglietto di circa 60.000 rupie indonesiane sempre indossando il sarong e abiti appropriati.
Ubud Palace
Vorrei non dirvi che proprio a fianco dell’Ubud Palace si trova uno Starbucks, ma questa è un po’ la realtà balinese dove la modernità arriva anche dove non dovrebbe. Tra i luoghi assolutamente da vedere a Bali c’è l’Ubud Palace nel cuore di Ubud, a cui si accede gratuitamente tra giardini in fiore e vasche di ninfee. Qui solitamente si tengono spettacoli di danze tradizionali balinesi Kecak.
Natura e Cascate
L’elenco dei templi da vedere a Bali di fatto è lunghissimo, vi consiglio una buona guida di viaggio per scegliere quale visitare e quale fa per voi, ma tra le altre cose imperdibili da vedere a Bali ci sono le cascate e la sua natura.
Sekumpul Waterfall
In direzione nord si trova la cascata di Sekumpul, di fatto un’area dove fare escursioni, trekking e camminate per raggiungere il complesso naturalistico di cascate, fatelo accompagnati da una guida. L’ingresso per ammirare la cascata è a pagamento, questo per sostenere il turismo e i villaggi locali, potete seguire percorsi differenti a seconda dei sentieri, per i quali ci sono tariffe differenti che includono o meno un accompagnatore.
Cascate di Munduk e Melanting
Lasciatevi alle spalle il caos cittadino di Ubud e raggiungete il nord di Bali, nella zona di Munduk e delle sue cascate, tra le quali anche quella di Melaning. Dal villaggio di Munduk si raggiunge la cascata di Sekumpul, potete muovervi in autonomia noleggiando uno scooter oppure fare affidamento su un driver della zona, per me valore aggiunto, che vi porterà alla scoperta di questi luoghi.
Cascata di Tegenungan
Tra gli scenari più belli di Bali e i luoghi imperdibili da vedere, inserite nella vostra lista anche la cascata di Tegenungan, forse una delle più visitate dell’isola (non mancherete di trovare numerosi turisti più interessati a scattare fotografie che non ad ammirare il panorama). Si accede pagando il biglietto, sia di ingresso, che permette di arrivare fino alla cima della cascata, e un aggiunta di 15.000 rupie ulteriori. È inoltre presente un ristorante, il D’tukad River Club.
Cascata di Gitgit
Situata lungo la strada tra i villaggi di Bedugul e Singaraja, a circa mezz’ora dal tempio Pura Ulun Danu Bratan, la cascata è alta circa quaranta metri, e una volta raggiunta la sua base ci si può immergere e fare un tuffo. Anche qui si pagano circa 20.000 rupie di ingresso.
Trekking Monte Batur
Un’escursione non per tutti per la sua difficoltà, sveglia prima dell’alba e poi si sale in direzione Monte Batur per un trekking piuttosto impegnativo. Un’escursione che regala un’alba però incredibile e che ripaga di tutta la fatica che si fa salendo. Il Batur è il maestoso vulcano ancora attivo che fa parte della rete Global Geopark dell’UNESCO. Si parte intorno alle due del mattino, rigorosamente con guida visti i sentieri, a tratti sdrucciolevoli e non proprio agevoli per tutti (quindi valutate bene se siete in condizioni fisiche per farlo).
Le spiagge di Bali
Così come i templi, a Bali sono numerose le spiagge da visitare.
Da Kuta beach, la più nota e chiassosa dalla quale vi consiglio di stare lontani, alle altre spiagge nel sud dell’isola quali Seminyak, Jimbaran, Legian e la stessa Uluwatu.
Nusa Dua, la preferita per gli honeymooner ed i vacanzieri in relax (dove sono stata anche io un paio di notti), alla più sonnolenta, ma non per questo meno bella, Sanur lungo la costa Est di Bali.
Ci sono poi piccole chicche da vedere tra le spiagge di Bali, come Balangan beach a circa venti minuti dal tempio di Uluwatu. Si accede pagando circa 10.000 rupie (pari a 0,80 €) e si scende una piccola scalinata incastonata tra le rocce per raggiungere questa baia meta prediletta dai surfisti. Mare turchese, sabbia bianca e venditori di ananas delizioso, Balangan beach è un ottimo break lungo la strada verso il tempio di Uluwatu dove consiglio di trascorrere qualche ora.
Karma beach è un’altra spiaggia spettacolare molto nota da visitare, ma tenete a mente che fa parte del Karma beach Club e questo la rende a mio avviso un po’ cara. Bisogna pagare la funivia che permette di arrivare in spiaggia, oltre all’ingresso alla spiaggia stessa che prevede anche un credito da spendere in cibo e bevande in loco.
Su Dreamland beach, altra spiaggia situata a sud di Bali, ho sentito diverse opinioni, ma per mancanza di tempo l’abbiamo bypassata preferendo Padand Padang beach, spiaggia situata sempre in direzione sud verso il tempio di Uluwatu.
I villaggi rurali di Ubud
I villaggi rurali di Ubud sono una realtà che ci fa percepire la vera natura dell’isola. Ho ammirato le donne nelle coltivazioni di riso, chine sul prato, con i loro grandi cappelli di paglia in testa, i bambini rincorrere i tanti, troppi, cani randagi per le strade, gli uomini intenti a lavorare il legno. Le offerte colorate ai piedi dei templi, il profumo dei fiori, la natura.
Le campagne di Ubud sono note non solo per le risaie, ma anche per il loro lato artistico che ha reso Bali così famosa con i coloratissimi batik.
Peliatan ancora oggi è centro di cultura e pittura, così come Sanggingan è ricca di botteghe artigiane, gallerie d’arte ed un Museo di arte Neka; luoghi forse meno turistici che consiglio di visitare per cogliere le tradizioni di Bali che cercano di sopravvivere.
3 Comments
Pillole di 2017 - Drive My Car - Travel Blog
5 Marzo 2018 at 18:13[…] Monica mi fa sognare Bali, tra templi, spiagge e risaie. Tra le mani ho il biglietto per il concerto dei Guns N‘ Roses: la data è vicina e sarà […]
Stefania
8 Giugno 2018 at 12:06Ciao ,
sto programmando un viaggio a ottobre con mio marito
Singapore e Bali , per le escusioni , i driver e le barche veloci per le Isole Gili, ti sei affidata a una agenzia di Bali ? sono affidabili? o è meglio prenotare tutto in Italia?
Quando siamo andati in Thailandia abbiamo organizzato tutto li sul posto .
Ciao e grazie i tuoi post sono bellisssimi
Stefania
I Viaggi di Monique
8 Giugno 2018 at 17:21Ciao Stefania grazie per il tuo messaggio. Essendo agente di viaggio per la parte voli e hotel mi sono affidata ai nostri servizi, avendo ottime quote volo. Per Bali mi sono affidata ad un driver locale parlante inglese, mentre per Gili volendo trovi on line i ticket per le barche che ti danno anche il trasporto dall’hotel di Bali al porto e viceversa al rientro. Grazie a te per essere passata sul blog, se ti servono dettagli e i contatti dei driver scrivimi un’email in privato. Grazie.